martedì 24 maggio 2011

L'uomo di Uta

L’uomo di Uta ad Agropoli
LO SCULTORE GELSOMINO CASULA
NEL CILENTO

L’artista Gelsomino Casula, nato a Uta, in provincia di Cagliari, nel 1953, vive ed opera ad Altavilla Silentina ed è conosciuto in molti paesi della Campania, nel Cilento in particolare modo. La personalizzazione della pietra è il suo fiore all’occhiello. Individuata una pietra, naturale supporto per la sua base ideale, egli la modella con perizia, amore certosino e capacità artistica quasi a volergli dare  un’anima. Ed a studiare a fondo le sue opere tridimensionali, si capisce subito quale lavoro minuzioso egli abbia portato avanti per ricavarne un’immagine scolpita che diventa vera e propria opera d’arte. Sulla sua arte è stato scritto:” …Rievoca dal profondo dell’anima l’essenza delle cose,” quel sacrale che non potrà mai morire”, creando sculture, monumentalità di inestimabile valore per questo nuovo millennio. …Città attente alla sua opera arredano e valorizzano gli spazi urbani con pietre appartenenti alla natura di quei luoghi in una maniera unica al mondo.” In una recente visita ad Agropoli ha ricevuto le congratulazioni e segni di stima ed ammirazione dal critico d’arte prof. Catello Nastro, che ha riscontrato nelle sue figure su pietra un felice  connubio tra il materiale, dato dal supporto, cioè la pietra naturale, e la chiara impronta artistica data dai suoi scalpellini per cavarne una vera e propria opera d’arte, palpitante di vita, antica e nello stesso tempo moderna. Le sue opere si possono ammirare in molti paesi del territorio. Il negozio caratteristico cilentano “Le dolcezze Indea”de i piccoli Campi, s.r.l. in via Petrarca n.6 e la sala presidenza del Centro Sociale di Agropoli, in piazza mons. Merola n. 7, ad Agropoli, ospitano due opere di inestimabile valore artistico del M° Gelsomino Casula. L’uomo artista di Uta.

Lorenzo Barone

domenica 22 maggio 2011

Le ficarole

16 - LE FICAROLE

Fini a lu’ tiempo
re’ mienzu seculo fa,
‘ngè stiano a lu Celiento,
fimmene ca’ jano a fatiare
pi’ appriparà li fiche
rnt’à nu’ cistini
re strisce re lignammo
‘nturciniate ra auti fimmene
ca’ veniano ra li montagne.
Li ficarole purtaano
la unnedda longa e lu cursetto.
L’unico ‘mbelletto ca’ ‘nge stia
a lu tiempo re la fina re la guerra.
La vocca  rossa comm’à ‘na cerasa,
li gguancie rose cumm’à ddoje  percoche,
li cosse ritte e fuse cumm’à ‘nù pino,
li menne toste ca spertusavano la cammisa,
l’uocchie ca’ rireano sulo a vuardari
e lu sorriso gginuino re ‘na vota.
Primma re trase pe’ jre a ‘ngullettari,
na’ chiorma re giuvinotte
se fermavano ‘ncantati.
E mo’ se rice ca li ficarole re ‘na vota,
nunn ghiano solamente a ‘ngullettari,
 ma pure ‘nu marito a se trovari.

Catello Nastro


TRADUZIONE

Fino ad alcuni decenni fa, il famoso fico bianco del Cilento era esportato in tutto il mondo. Le ficarole erano donne, per la maggior parte giovinette, che per aiutare la famiglia a fare il corredo per quando si dovevano sposare andavano a “’ngullettari”, cioè a confezionare i fichi secchi in cesti e cestini di varie dimensioni. Era un modo come un altro per incontrare l’anima gemella. Giovani scapoli che facevano loro la corte e ragazze che andavano a lavorare anche per trovare il fidanzato. Il fico bianco del Cilento rappresenta uno dei prodotti più importanti della “Dieta Mediterranea” nata proprio nel Cilento.

sabato 7 maggio 2011

400 ANZIANI DEL CILENTO IN PUGLIA

ORGANIZZATO DAL PIANO SOCIALE DI
ZONA SALERNO 7

SOGGIORNO  DI  400  ANZIANI
DEL CILENTO IN PUGLIA

Penso sia giusto presentare brevemente “Il Piano di Zona  Salerno Ambito 7”, con comune capofila a Castellabate, uffici di segretariato sociale ad Agropoli, Vallo della Lucania, Futani e Camerota, che comprende ben 41 comuni del Cilento e viciniori. Da nord li elenchiamo: Ogliastro Cilento, Prignano Cilento, Agropoli, Torchiara, Cicerale, Laureana Cilento, Rutino, Perito, Lustra, Orria, Stio, Campora, Gioi Cilento, Perdifumo, Sessa Cilento, Moio della Civitella, Montecorice, Serramezzana, Cannalonga, San Mauro Cilento, Novi Velia, Castelnuovo Cilento, Vallo della Lucania, Pollica, Casalvelino, Salento, Ascea, Cuccaro Vetere, Ceraso, Laurito, Pisciotta, Futani, Montano Antilia, S.Mauro La Bruca, Roccagloriosa, Centola, Celle di Bulgheria, Camerota. Penso sia inutile parlare di questa utilissima struttura sociale a favore dei meno abbienti e la sua opera, in particolare, a favore degli anziani. L’ultima opera, appunto, è stata un soggiorno climatico presso il RIVA RESORT MARINA,in via della Pineta, in comune di Carovigno in provincia di Brindisi. Per maggiori informazioni: www.rivamarinaresort.it, info@rivamarinaresort.it. Situata nel Salento, a pochi passi dall’oasi naturalistica di Torre Guaceto, tra incantevoli baie e insenature lambite da un mare cristallino, immerso nel paesaggio di ulivi secolari, mandorli e carrubi, il Resort, di nuovissima costruzione, si estende per circa 18 ettari tra muretti a secco e costruzioni tipicamente mediterranee. L’entroterra, dalla città bianca di Ostuni ai trulli di Alberobello, è ricco di storia millenaria che si riflette ancora oggi nelle tradizioni e nei sapori antichi della prelibata cucina. L’atmosfera elegante e discreta ed il confort rendono il modernissimo hotel il luogo ideale per ritrovare l’armonia e la serenità della mente attraverso il benessere del corpo. La bellissima struttura è dotata di circa 400 camere eleganti ed accoglienti, tutte con aria condizionata, telefono, TV LCD, frigobar (attrezzato su richiesta), cassetta di sicurezza, balcone o veranda attrezzata, servizio con doccia idromassaggio ed asciugacapelli. Si distinguono in: camere Confort con possibilità di letti aggiunti, Family  Suite, con due camere ed un unico servizio con antibagno, diversamente abili con doppi servizi. Il fiore all’occhiello, per i partecipanti al soggiorno climatico organizzato dalla struttura sociale cilentana è la ristorazione. Piatti tipici naturali, tutti fatti con prodotti freschi,  della cucina pugliese, nazionale ed internazionale, acqua e vino inclusi sempre a disposizioni al banco con quattro comodissimi rubinetti. E’ ovvio che gli anziani del Cilento hanno particolarmente gradito la cucina pugliese, con innumerevoli e variopinti antipasti, tra cui spiccavano le focaccine, caratteristica del territorio, in tutte le maniere possibili ed immaginabili. Inutile dire che gli anziani hanno fatto onore alla cucina ed ai vini, ritornando magari alle loro case con qualche chilo in più ed il colesterolo un poco più alto. Inoltre il RIVA MARINA RESORT di Carovigno, è dotato di Centro Benessere, Centro Congressi, Piscine, Ristorante, biberoneria, risto-baby, tre bar, animazione, discoteca, piano bar, baby park, campi da tennis, calcetto, pallavolo, basket, bocce, street ball, ping pong, tiro con l’arco, sala fitness, percorso ginnico in pineta, lavanderia, store, edicola, tabacchi, parcheggio recintato ed illuminato. E per finire una bella spiaggia  di sabbia fine. Otto pullman, quattrocento anziani del Cilento, una ventina di guide turistiche o accompagnatrici, una rappresentanza del comune di Agropoli, un rappresentante del Centro Sociale Polivalente “Città di Agropoli, dei Piani di Zona, un medico e quattrocento anziani che hanno trascorso una settimana da sogno che, forse, col loro reddito, non avrebbero mai potuti trascorrere. Ma, penso, molti ritorneranno, almeno nella bassa stagione, in questa stupenda struttura che onora l’imprenditoria turistica del sud, offrendo ad un prezzo non elevato la possibilità di stare insieme, di godere di cibo, bevande, strutture, percorsi, ballo, verde e, cosa che mi ha colpito di più, la professionalità e la gentilezza del personale. Come vice Presidente del Centro Sociale di Agropoli, che rappresentava oltre il venti per cento del totale dei partecipanti, sento il dovere di ringraziare tutti i componenti della bellissima struttura, che hanno contribuito a rendere questa (breve!!!) vacanza talmente piacevole da essere incorniciata artisticamente alle pareti della memoria di quattrocento anziani che per sei giorni sono diventati giovani e…benestanti. Un esempio di evoluzione del sud che non aspetta più la manna dal cielo, ma si rimbocca le maniche per offrire un prodotto migliore, a costi non elevati, di qualità e tanta, tanta gentilezza.

Catello Nastro